DAL PROGETTO ARTE A/E CONFRONTO 2010.2011

Tra paesaggio e natura morta
lo sguardo inedito di Aldo Colò

Cervignano del Friuli, Udine / Centro Civico
12 dicembre 2010 / 6 gennaio 2011


L’intenzione iniziale di studiare gli artisti del Novecento della Regione ha portato alla definizione di una ricerca che potesse essere, in qualche modo, un mezzo d’analisi della situazione artistica locale e, allo stesso tempo, uno strumento utilizzabile anche per i fini propri del progetto ARTE A/E CONFRONTO. Nelle sale del Centro Civico di Cervignano del Friuli negli ultimi tre anni, sono state omaggiate grandi personalità artistiche della Regione Friuli Venezia Giulia quali Cesare Mocchiutti, Federico Righi - mostra realizzata in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea Revoltella di Trieste – e nel dicembre 2009, Mario Di Iorio – ampio progetto promosso dalla Provincia di Gorizia, Musei Provinciali di Gorizia, Comune di Cervignano del Friuli, Biblioteca Statale Isontina, Associazione culturale PROLOGO, con la collaborazione del Circolo ARCI n.a. Cervignano.

All’interno del progetto complessivo si è scelto, quindi, di creare un percorso che partendo da un legame con il territorio della bassa friulana si estendesse in collegamenti con altre realtà regionali.
Da qui si dipana la nuova mostra dedicata all’artista Aldo Colò, una figura di spicco del nostro panorama artistico, promossa dal Comune di Cervignano del Friuli in collaborazione con il Circolo ARCI n.a. Cervignano, che ne cura l’organizzazione generale.  

Cenni biografici
Aldo Colò nasce a Modena nel 1928 e all’età di cinque anni si trasferisce con la famiglia a Cividale del Friuli (UD) dove oggi vive e lavora. Conclusi gli studi classici, decide di seguire le orme paterne e si  iscrive alla facoltà di Medicina presso l’Università di Padova. La morte prematura del padre porta Colò ad abbandonare l’università per diplomarsi all’Accademia di Belle Arti di Venezia e trovare immediata realizzazione professionale. Inizia l'attività espositiva non ancora ventenne nel vivace clima dell’immediato dopoguerra friulano. Avvia la propria ricerca all'insegna di un’attenta figurazione, approfondita in seguito attraverso  viaggi-studio a Parigi, in Normandia,  Olanda e Provenza. Alla fine degli anni Sessanta, muovendo dallo sguardo sul mondo naturale, Colò deriva le forme prime, a carattere geometrico, che caratterizzeranno il percorso a venire e che faranno conoscere l’autore come pittore “astratto”, “geometrico”. Nella sua lunga carriera  numerose sono le mostre, i premi e i riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
Tra le più importanti e recenti esposizioni ricordiamo l’antologica nel 2001 presso la Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo (Gorizia)  e nel 2009 l’esposizione di una scelta delle opere dal 1974 al 2008 alla Galleria Comunale Ai Molini di Portogruaro. Presso la Stamperia d’arte Albicocco a Udine è stata inaugurata nel dicembre 2009 un’importante esposizione del lavoro grafico dell’artista dalle prime ricerche sino alle realizzazioni più recenti.

LA MOSTRA
La Figura, Il Paesaggio, la Natura morta.
Sono questi i generi attraverso cui Aldo Colò esordiva nel 1947 nel caldo clima del secondo dopoguerra italiano. Mutuava in seguito gli assunti naturalistici in un’astrazione d’impianto geometrico che gli valse premi, attenzione critica, partecipazioni di rilievo.
Pittore “astratto”, “geometrico”, come fu definito dalla fine degli anni  Sessanta, Aldo Colò non si privò tuttavia del rapporto culturale con il mondo dei fenomeni e, nel riserbo del proprio studio, con fare continuativo, elaborò autoritratti e ritratti legati agli affetti familiari, luoghi e situazioni lentamente emerse dalla memoria, nature morte di elezione e l’utopia di paesaggi migliori, quelli ancora da venire e ancora da esplorare. Un mondo parallelo a quello dell’ufficialità emerge dallo studio del pittore e da un collezionismo scelto, costituito di persone intellettualmente e affettivamente  vicine all’artista. Che oggi, a 82 anni, riferendosi alla sua lunga carriera parla dell’arte come conoscenza anzitutto, ma anche come avventura dello sguardo e del pensiero, capace di slanci, ritorni e procedimenti che nulla concedono se non alla libera espressività dell’artista.
E allora, senza strappi, accanto alle geometrie che sappiamo   sintesi delle strutture visive legate alla profondità del paesaggio friulano, l’arte del pittore svela inediti percorsi figurativi che integrano e completano l’immagine  creativa e più ampiamente culturale di Aldo Colò. 
 

Biglietto: Ingresso libero
Vernisage: domenica 12 dicembre h.16
Catalogo: Catalogo in mostra con testi di Francesca Agostinelli. A cura di Orietta Masin
Patrocini: Comune di Cervignano del Friuli
Curatore/i:
Francesca Agostinelli e Orietta Masin
Recapiti specifici dell'evento: 338.8454492 / artecorrente@gmail.com / www.artecorrente.it
 

Orari di apertura:
da lunedì a sabato 16/19
domenica e 6 gennaio 10/12 – 16/19
24 e 31 dicembre 10/12
chiuso Natale, Santo Stefano e 1°gennaio